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Scalea :: La Scossa: bagarre politico fra pretendenti al Consorzio di Bonifica Valle Lao.

SCALEA :: 17/06/2010 :: Sono anni che stiamo tentando di capire a cosa serve un Ente che dovrebbe occuparsi di migliorare la vita degli agricoltori – utenti e dei cittadini del comprensorio tirrenico che quotidianamente lamentano disservizi. Canali di scolo e di irrigazione non messi in sicurezza e ne regolarmente manutentati e puliti sono lo specchio di un quadro mai restaurato e definito.

Guardando la realtà di Scalea e del principale canale Tirello, fra l'altro, non è difficile fare analogie sullo stato di inadempienze di un ente da considerare inutile, da sotto tutti i punti di vista. Oggi, per rispondere al tiro di accuse, derivanti dalla giusta causa politica intrapresa dal consigliere del gruppo Orsomarso Libera, l'amministrazione del Consorzio Lao, da fiato ad una tromba che aspettavamo avesse più suono nel quinquennio gestionale dell'on. Agazio Loiero e dei suoi amichetti, come l'ex assessore all'agricoltura, Mario Pirillo. Dal punto di vista razionale il discorso dell'assessore Adduci non fa una piega in termini di volontà di ripresa, il problema, però, è che il risveglio dell'amministrazione Paravati per la realizzazione di un piano di rilancio, che doveva farsi almeno da tr
e anni, arriva in ritardo ed esclusivamente per rispondere ad una serie di attacchi politici che sebbene puntino ad un cambiamento di poltrone presidenziali, non possono semplicemente semplificarsi in un cambio al timone di una barca ormai alla deriva. La polemica aperta dal consigliere omenico Forestieri apre la discussione su dilemmi ralasciati da decenni all'interno dell'Ente consortile, nella quale occorre confrontarsi nell'immediato così come ha anche espresso nella sua nota a difesa, l'assessore Adduci e sulla quale la scia degli interventi dei vari contendenti deve tradursi in operatività impellente. ltrimenti le parole espresse in questi giorni dai simpatizzanti dell'Udc calabrese e dalla presidenza si interpretano solo come fumo negli occhi e volontà di non cambiare niente. Il vero problema dell'ente consortile è rappresentato dalla sua insostenibilità economica e dall'eccesso di un debito che pare aggirarsi sui 4.000.000 euro e, purtroppo, con l'entrata in vigore delle leggi federaliste da parte del governo nazionale, la situazione, anche in prospettiva di un piano di rilancio, non è rosea. Alla luce dei provvedimenti governativi occorre valutare un ridimensionamento totale della struttura consortile e cominciare  a ragionare in termini di azienda consortile. Senza questa discussione proficua, così come evidenziato nella sua nota Domenico Forestieri e sulla traccia anche Adduci, è inutile attendere altre inadempienze: il Consorzio Valle Lao chiuda Subito e i forestali vengano affidati direttamente ai comuni.

Il presidente dell'associazione La Scossa

Antonio Pappaterra