SCALEA :: 28/12/2024 :: L’ex sindaco Giacomo Perrotta si è rivolto ai cittadini di Scalea con un lungo e appassionato discorso in una diretta Facebook, tracciando un bilancio del suo mandato e commentando gli eventi che hanno portato alla caduta della sua amministrazione. La vicenda si è consumata il 23 dicembre 2024, quando nove consiglieri comunali hanno rassegnato le dimissioni davanti a un notaio, decretando la fine dell’esperienza amministrativa di Perrotta.
“Ho atteso alcuni giorni prima di rivolgermi a voi – ha spiegato l’ex sindaco – per rispetto del periodo natalizio. Tuttavia, il Natale di quest’anno è stato segnato da un evento politico che non sarebbe mai dovuto accadere.” L’ex primo cittadino ha poi elencato i nomi dei consiglieri dimissionari, sottolineando l’importanza di ricordarli in vista delle prossime elezioni.
Amicizia tradita e accuse di “chilleraggio politico”
Perrotta non ha nascosto il suo rammarico per aver riposto fiducia in coloro che considera amici, dichiarando: “Mi sono fidato, e questo è stato il mio errore. Ho imparato, però, che la politica spesso nasconde cinismo e arrivismo.” Ha accusato i suoi detrattori di aver orchestrato un vero e proprio “chilleraggio politico”, un termine ripreso dal sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, che avrebbe manifestato il proprio dissenso verso tali pratiche.
L’intervento di figure esterne
Il discorso si è fatto particolarmente duro nei confronti del sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, accusato di aver tramato per la caduta dell’amministrazione Perrotta. “Vetere – ha affermato l’ex sindaco – è arrivato a brindare alla mia caduta con una bottiglia di champagne, mostrando un gusto discutibile”.
Bilancio e ringraziamenti
Nonostante l’amarezza per l’accaduto, Perrotta ha rivendicato i risultati ottenuti in quasi quattro anni di amministrazione. Tra questi, il risanamento finanziario del Comune, la ristrutturazione di scuole, la realizzazione di nuove mense scolastiche, il miglioramento della rete idrica e fognaria, e l’avvio di importanti progetti come la bonifica della discarica di Piano Grande e la progettazione di una piscina coperta.
L’ex sindaco ha poi rivolto ringraziamenti a chi ha lavorato con dedizione per Scalea, pur non risparmiando critiche ai consiglieri di minoranza, accusati di aver alimentato il caos politico per fini personali.
Un messaggio di speranza
Perrotta ha concluso il suo intervento con un augurio per il nuovo anno, dichiarando la sua intenzione di continuare a lavorare per Scalea. “Il nostro lavoro non si è interrotto, siamo stati messi a riposo ma solo per pochi mesi. Torneremo per il progresso e la stabilità di Scalea. Buon 2025 a tutti”.
Il discorso dell’ex sindaco ha suscitato reazioni contrastanti, preannunciando una campagna elettorale accesa in vista delle prossime amministrative.
Ecco quello che ha detto Giacomo Perrotta nella sua diretta Facebok:
“Ho aspettato un po’ di giorni prima di rivolgermi a voi, non perché non avessi nulla da dire, ma per rispetto della sacralità del periodo natalizio, periodo segnato dall’attesa di qualcosa di magico che sta per accadere. Attenzione questa che qualcun altro non ha avuto. Il Natale del 2024 a Scalea è stato scosso a livello politico da quanto non doveva accadere, ma che purtroppo è accaduto. Cosa ormai nota, nove consiglieri comunali lunedì 23 dicembre del 2024 hanno depositato le proprie dimissioni decretando la fine della mia amministrazione. L’atto di dimissioni ratificate davanti a un notaio è stato sottoscritto venerdì 20 dicembre dai signori Paravati, Versace, Sinvestri, Danna, Orrico, Torrano, Angona e Dulce Sinfondo, nonché dalle dottoresse Gianna Fiore e Annalisa Alfano, rispettivamente fino a poco tempo fa capogruppo di maggioranza e vicesindaco. È bene ricordare i nomi perché con elevatissima probabilità li ritroveremo tutti insieme nelle prossime elezioni per il bene di Scalea”.
“In questi quattro anni, a prescindere dalle opere fatte, dalle cose in itinere e dalle cose fatte compiutamente, ho da recriminarmi soltanto una cosa: essermi fidato. Ho sempre creduto e crederò, continuerò a credere però, adesso con qualche legittima riserva, alla parola amicizia. Dovevo capirlo quando mi si diceva che ‘la politica è una cosa e l’amicizia è un’altra’, o quando mi si diceva ‘sarò sempre leale ma non fedele’. Parole che nascondevano ciò che oggi mi è chiarissimo: un cinismo e un arrivismo senza precedenti. Quanto è accaduto ha un nome preciso, si chiama chilleraggio politico. Ho usato volutamente questa locuzione, chilleraggio politico, che non è una mia espressione, bensì del sindaco di Castrolibero, ingegnere Orlandino Greco, fondatore di IDM. In una telefonata fatta a me non molto tempo fa, mi ha testualmente detto che lui sarebbe stato sempre contrario ad ogni tipo di chilleraggio politico e che non si fa cadere un’amministrazione, tanto più se IDM ha un ruolo rilevante in quella amministrazione, e che si sarebbe dissociato pubblicamente da qualsiasi azione diretta al chilleraggio politico. Aspetto con fiduciosa attesa e con ansia la nota pubblica del sindaco di Castrolibero, nonché fondatore di IDM, ingegnere Orlandino Greco”.
“Ma non è il solo sindaco che si è interessato ultimamente alle vicende di Scalea. L’avvocato Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro, non soltanto si è interessato, ma ha partecipato attivamente a tramare per la caduta della mia amministrazione, arrivando addirittura a suggerire la mossa della mozione di sfiducia. Poi, con un cattivo gusto a cui ci ha ormai abituati, ha postato su Facebook una bottiglia di prestigioso champagne per brindare alla mia caduta. Ma, egregio signor sindaco, come ama dire sempre lei, ‘il tempo è galantuomo con i galantuomini’, e lei non lo è affatto. Le ricordo, signor sindaco, che ‘sul cadavere dei leoni festeggiano i cani’. Fu lo stesso sindaco di Santa Maria del Cedro che, nel 2020, postò su Facebook un commento in cui parlava di liste presentate da condannati e impresentabili, per poi cambiare idea in questo periodo ed addirittura stringere un’alleanza con quello che era il suo peggior nemico, il già sindaco di Scalea, dottor Mario Russo. E non voglio ricordare pubblicamente, signor sindaco, come ha chiamato la dottoressa Alfano, ma io lo so, lo sa lei e lo sa la dottoressa Alfanoù”.
“Ma si sa, questa è la politica con la P maiuscola che probabilmente io non so fare. Ma so perfettamente come si ama un paese e quanto sacrificio e dedizione ho messo in questi quattro anni, sacrificando famiglia e lavoro. L’ho fatto con passione ed orgoglio, perché Scalea è il mio paese e non sarà mai il suo paese. Però vi chiedo di non venirmi a dire che tutto ciò è successo per il bene del paese, o perché ho aderito ad un partito anziché ad un altro, o perché non ho difeso questo o quello. In politica, i responsabili di questi colpi bassi non hanno mai avuto vita lunga. Io ho sicuramente le mie responsabilità, non le ho mai negate e non le negherò mai. Ma non posso accettare di essere definito arrogante e presuntuoso solo perché ho saputo dire dei no, perché non ho promesso e non ho dato i famosi ‘posti di lavoro’ al Comune, o solo perché non passavo le mie giornate nei bar. No, il sindaco deve essere in Comune prima dei dipendenti e andare via dopo i dipendenti. E poi, per chi sa giocare a scacchi, l’arrocco è una mossa che permette di difendere il re, ma se i pedoni si spostano, ecco, succede lo scaccomatto al re”.
“Al netto di queste mie doverose considerazioni, che saranno arricchite durante la prossima campagna elettorale con atti e documenti, auguro un buon inizio del 2025. Per noi il lavoro non si è interrotto: siamo stati messi a riposo, ma per pochi mesi. Continueremo a lavorare per il progresso e la stabilità di Scalea. Grazie a tutti e buon 2025”.