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Scalea :: Mario Russo chiede il commissariamento della sanità calabrese.

SCALEA :: 28/08/2009 :: «Bisogna darsi da fare molto per evitare la catastrofe nella Sanità». Ne è convinto Mario Russo, vicepresidente del consiglio provinciale. «La mia solidarietà – scrive Russo – va alla popolazione di Castrovillari dopo che il vicesindaco, Anna De Gaio, ha chiesto un Consiglio Comunale su di un trema di grande rilevanza. Le carenze strutturali evidenziate, ora anche a Castrovillari, da Anna De Gaio, non fanno che rinforzare l’idea che il settore debba necessariamente cambiare.

E il percorso da avviare non può prescindere dal commissariamento della Sanità calabrese. Cariati, Trebisacce, Praia a Mare, Castrovillari – afferma Mario Russo – sono i centri dove dovrebbero operare strutture ospedaliere di tutto rispetto. Purtroppo, invece, si è perso il rispetto per le popolazioni che utilizzano sempre più con difficoltà tali ospedali, si è perso il rispetto per il fior fiore di professionisti che non hanno strumenti e mezzi adatti con i quali lavorare per salvare vite umane. Ed ecco che la sanità, in questi centri si è trasformata in una polveriera, pronta ad esplodere in qualsiasi momento, creando disagi, quando va bene; problemi più gravi quando la situazione diventa critica. C’è bisogno, innanzitutto di commissariare la Sanità calabrese. E’ inutile sottolineare i guasti provocati in questo settore dalla giunta regionale guidata dal presidente della Regione Agazio Loiero. Non posso che confermare il mio impegno e quello del mio partito, il Pdl, per le strutture ospedaliere che soffrono i problemi di una Sanità che arretra pericolosamente giorno per giorno. C’è il mio impegno quale vicepresidente del Consiglio provinciale, ma anche come uomo di partito – sottolinea Mario Russo – per cercare tutte le strade possibili per arrivare al commissariamento della Sanità calabrese. Presenteremo in Consiglio alla Provincia una serie di interpellanze mirate, che guardino con particolare attenzione alle strutture di Castrovillari, di Trebisacce, Cariati e Praia a Mare, per contribuire a raggiungere l’obiettivo di una Sanità “almeno” accettabile che esca fuori dal pantano dove attualmente si trova. E’ un nostro impegno verso la collettività che non può essere lasciata sola».