Scalea :: Un buco di Duemilionicentosettantamila Euro per il Comune.
Da parte dell’organo politico amministrativo, in primis il sindaco e l’assessore al bilancio, sul caso sono state dette pubblicamente un sacco di bugie ed inesattezze.
1) Primo, per aver detto bugie “grandi quanto una casa”, poiché lo stesso Sindaco ha dichiarato pubblicamente, in consiglio comunale, che in caso di fallimento della soc. Tributi Italia, il comune era garantito per un milione di euro. Ciò non risulta verità, in quanto le polizze garantivano solo euro 159.725,00. Ma la cosa più grave, grazie al nostro intervento, risulta che le polizze in questione erano scadute in data 09/04/2008 e non rinnovate per i periodi correnti, smentendo di fatto tutte le rassicurazioni dell’amministrazione comunale in carica.
2) Secondo, sono trascorsi più’ di trenta giorni dall’interrogazione inerente alla questione dei tributi, presentata da alcuni consiglieri comunali di minoranza, perché ancora resta in silenzio? probabilmente per non far capire ai cittadini il fallimento totale della sua amministrazione!
3) Terzo, perché il sindaco e la sua maggioranza, si sono ostinati a difendere “pubblicamente” la società di riscossione facendo loro la tesi che il comune vantava solo un credito di trecentotrentamila euro? Ricordiamo che in quel periodo nessun ufficio comunale o ente sovra-comunale aveva accertato il reale importo. Quindi Perché hanno millantato come credito tale somma? Su quali basi?
Alla luce dell’articolo apparso ieri sul quotidiano nazionale LA STAMPA, a pagina 8 e 9 (Primo piano), nel servizio inchiesta “IL MISTERO DELLE TASSE SCOMPARSE” del giornalista Paolo Baroni “, risulta da una verifica UFFICIALE del TESORO che il nostro comune è tra i primi 10 creditori della Tributi Italia s.p.a. ( precisamente il 7°), con un credito di DUEMILIONICENTOSETTANTAMILA EURO. In pratica, dai dati esposti, superiamo città come Bologna, Cagliari e ci attestiamo quasi alla pari con Bari e Bergamo. (Alla faccia delle Trecentotrentamila Euro. Da quanto sembra la Tributi Italia, avrebbe nascosto, al comune di Scalea, Unmilioneottocentoquarantamila Euro). Complimenti ! In particolare ai nostri amministratori che sono restati in silenzio a questo tentativo di sottrazione indebita da parte della Tributi Italia ai cittadini di Scalea . ( La tentata autodenuncia del sindaco alla Guardia di Finanza, secondo noi, peggiorerebbe soltanto le cose, visto che probabilmente sapeva e non ha agito in tempo ) .
Intanto, informiamo i nostri concittadini che la Commissione Finanze della Camera dei deputati ha votato mercoledì scorso una risoluzione per chiedere al Governo di cancellare l’impresa Tributi Italia spa dall’albo .
Dai dati acquisiti e pubblicati dagli organi nazionali di Stampa, sul caso tributi e cartelle pazze di Scalea crediamo sia opportuno chiedere scusa ai cittadini. Oltre al sindaco “Pinocchio” , le scuse dovrebbero arrivare prima di tutto dall’assessore al Bilancio e da tutti i consiglieri di maggioranza.