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Sciopero degli ombrelloni: solidarietà dei clienti e nessun disagio nelle spiagge della Calabria.

CATANZARO :: 09/08/2024 :: Gli ombrelloni sulle spiagge italiane sono rimasti chiusi per due ore, ma i clienti non hanno riscontrato alcun disagio. “Abbiamo registrato una partecipazione significativa in tutta la Calabria allo sciopero degli ombrelloni”, ha dichiarato Antonio Giannotti, presidente del Sindacato Italiano Balneari Calabria.

“Se da un lato i nostri clienti non hanno subito inconvenienti, dall’altro hanno compreso i motivi della protesta e hanno mostrato supporto e solidarietà, riconoscendo la professionalità e la passione che mettiamo nel nostro lavoro, frutto di anni di esperienza. Hanno capito bene la gravità della situazione e l’incertezza che vivono gli imprenditori balneari riguardo al futuro. Anche i turisti stranieri sono rimasti colpiti dall’iniziativa, che mira a difendere le 30.000 imprese balneari italiane e il lavoro di 100.000 addetti diretti, che salgono a oltre un milione con l’indotto”. Molti clienti hanno definito l’evento come uno “sciopero gentile”. L’intera mobilitazione si è svolta in sicurezza e senza problemi.

Durante la mobilitazione nazionale e regionale, tutti gli altri servizi offerti dagli stabilimenti balneari, che rappresentano il fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana, sono stati garantiti. “In vista delle indiscrezioni su un possibile provvedimento del Governo per l’inizio di settembre – hanno spiegato i presidenti Antonio Capacchione di SIB e Maurizio Rustignoni di FIBA – la mobilitazione sarà sospesa e le altre due tappe previste per il 19 e 29 agosto sono state annullate. Siamo determinati a difendere le nostre aziende e il nostro lavoro a tutti i costi. Il tempo per attendere è finito, così come la nostra pazienza. Abbiamo la forza e la determinazione, oltre al sostegno dell’intera categoria, per continuare fino a ottenere regole certe che ci permettano di mantenere il nostro ruolo di eccellenza nell’offerta turistica, che è ammirata e spesso imitata all’estero. Altrimenti, il 2025 potrebbe essere ricordato come l’anno che ha segnato la fine del turismo in Italia”.