Soveria Mannelli: ai nastri di partenza la nuova edizione di Sciabaca 2024.
Florindo Rubbettino: «un momento di festa in cui libri, idee, territorio e cultura d’impresa dialogano insieme rendendo concreti e visibili gli ideali che hanno guidato finora l’agire della Casa Editrice».
SOVERIA MANNELLI :: 12/09/2024 :: La rete di Sciabaca, il festival dedicato a viaggi e culture mediterranee, promosso da Rubbettino, verrà calata nel tiepido mare di settembre, dal 19 al 22, a Soveria Mannelli, in Calabria, nella città sede della Casa Editrice.
Anche quest’anno si prevede una pesca abbondante in grado di offrire ai partecipanti un’immersione totale nella storia, nella letteratura, nell’arte e nella promozione e valorizzazione dei territori.
Diversi e variegati gli appuntamenti che si susseguiranno nei quattro giorni di festival.
Si comincia giovedì 19 pomeriggio con un talk di Massimo Onofri, scrittore e critico letterario, docente all’Università di Sassari, dal titolo: “Isolitudini. Per un atlante letterario delle isole e dei mari”.
Venerdì, al mattino e nel primo pomeriggio, ci saranno due momenti pensati appositamente per gli studenti, ma ovviamente aperti a chiunque voglia partecipare: un approfondimento sulla storia del Risorgimento e il ruolo giocato dal Meridione d’Italia nelle guerre risorgimentali con una conferenza degli storici Salvatore Bullotta e Antonio Buttiglione dal titolo “Rivoluzione e politica rurale. La mobilitazione popolare nel Risorgimento meridionale” e, nel pomeriggio, un workshop sul capolavoro di Herman Melville, “Moby Dick” tenuto dallo scrittore Amleto De Silva.
Alle 18, il giornalista e conduttore televisivo Emilio Casalini presenta “Generazione Bellezza”, un talk sulle bellezze artistiche e culturali del Bel Paese, ispirato all’omonimo programma di cui è autore e conduttore.
La giornata sarà chiusa da una Lectio del biblista mons. Serafino Parisi sul libro dell’Apocalisse: è davvero il racconto della fine della storia o quello di una storia che non ha fine?
L’escursione del sabato mattina coinciderà quest’anno con l’inaugurazione del “Sentiero delle storie”, un percorso ad anello che corre lungo l’abitato di Soveria Mannelli e che ogni anno si arricchirà di racconti, pensieri, riflessioni di scrittori, intellettuali, artisti. A tagliare il nastro quest’anno sarà lo scrittore, cercatore di luoghi perduti e membro dell’ordine pedestre dei camminatori erranti Francesco Bevilacqua.
Il pomeriggio di sabato saluterà i naviganti di Sciabaca con tuffo nel mare aperto della storia.
Alle 17,00, la lezione della storica Marta Petrusewicz, già docente Unical, su “Come il meridione divenne una questione”, a seguire, alle 18,30, la tradizionale Lectio Magistralis del sabato sera che quest’anno verrà affidata a Carmine Pinto, storico, docente all’Università di Salerno e che avrà come titolo: “Brigantaggio, Nazione, Rivoluzione. Il Mezzogiorno nell’Unificazione italiana”.
A conclusione, alle 20,00, l’aperitivo letterario con lo scrittore Amleto De Silva “Un cocktail di scemi”, ispirato al romanzo, recentemente edito da Rubbettino dal titolo “Una banda di scemi”.
Domenica sarà la giornata dedicata all’arte e al design. Si comincia al mattino con “Contemporaneo Sud” al Lanificio Leo con la partecipazione di Desina Festival, TAM Tower Art Museum, In-ruins, e si conclude con l’inaugurazione del terzo ciclo di opere del Parco Carta, il sistema museale inaugurato lo scorso giugno da Rubbettino Editore.
Le opere che contribuiranno ad arricchire quest’anno il parco d’arte contemporanea che sorge nel perimetro delle industrie Rubbettino sono state realizzate dagli artisti Andrea Canepa e Simone Carraro. La curatela del parco è affidata agli artisti Alessandro Fonte e Shawnette Poe.
Tra i due eventi una piacevole pausa gourmet con un delizioso percorso gastronomico tra le onde dolci della cucina ispirata a San Francesco di Paola in cui, a fare da timoniere, sarà lo chef Antonio Torchia della Rosa nel Bicchiere ( prenotazione obbligatoria). Lo stuzzicante viaggio sarà introdotto da una chiacchierata a bordo piscina con Carmine Lupia e Giancarlo Statti sulle “erbe di San Francesco”.
Grazie a un programma sempre ricco e stimolante e a ospiti che giungono da tutt’Italia in questa vivace cittadina del Reventino, questo festival promosso da Rubbettino ha ormai mollato gli ormeggi navigando nel mare aperto della sua nona edizione approssimandosi alla boa del primo decennale.
Non nasconde la soddisfazione l’editore Florindo Rubbettino: «Sciabaca è un momento di festa in cui libri, idee, territorio e cultura d’impresa dialogano insieme rendendo concreti e visibili gli ideali che hanno guidato l’agire della Casa Editrice in questi suoi 50 anni di storia. Un’impresa non è un’isola, potremmo dire parafrasando John Donne. C’è una parte visibile che è quella delle cose che produce ma ce n’è un’altra, altrettanto importante, che è fatta di legami, relazioni, di esempi e pratiche virtuose ma soprattutto di persone. Sono questi gli elementi che da un lato arricchiscono i territori dove le imprese operano e dall’altro queste ultime ne sono arricchite in un processo di continua osmosi. Ecco con Sciabaca vogliamo rendere evidente questo sottotesto. Per questo abbiamo scelto l’immagine della rete, della sciabaca, come si chiama al Sud. Il nostro festival vuole essere soprattutto anche un momento di connessione. Anche per questa ragione abbiamo voluto che si tenesse ogni anno all’inizio dell’autunno, quando l’estate è finita e tutto riappare nella sua luce consueta e più vera».