Ulivi di devozione e pace: la Mediterranea omaggia la Madre della Consolazione.
REGGIO CALABRIA :: 26/11/2023 :: “L’ulivo è segno di riconciliazione di Dio con l’umanità”, all’essenza di questa frase può essere ricondotta la sinergia che ha visto l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Associazione Studentesca ARES e l’Associazione Prim’Olio – Saperi e Sapori di Calabria, rispondere alla chiamata di Padre Pietro, guardiano dell’Eremo della Madonna della Consolazione, per la messa a dimora di piante di ulivo, simbolo di pace e alleanza, nel cortile del Santuario.
L’attività, coordinata dal dott. Rosario Franco, è stata possibile grazie alla donazione di piante di ulivo fatta dalla famiglia Fazari e posta in essere dalla buona volontà degli studenti della Ares, che si sono resi disponibili con le loro forze e competenze tecniche.
Alla cerimonia di consegna presenti il Rettore Prof. Giuseppe Zimbalatti che ha ringraziato gli studenti per l’impegno profuso, i rappresentanti dell’Associazione ARES che con il Presidente Mario Auddino hanno manifestato la propria gioia nell’aver dato vita a questa azione meritoria, con la ricompensa nella soddisfazione di averla compiuta, Antonio e Domenico Fazari di Prim’Olio che hanno condiviso con emozione l’omaggio di ulivi al Santuario della Madonna della Consolazione quale rappresentazione del proprio impegno per la pace, e simbolo di alleanza e speranza, che in tempi di conflitto, ci deve ricordare come dialogo e crescita pacifica debbano prevalere sulla guerra, Padre Pietro che ha voluto rimarcare quanto l’albero d’ulivo, simbolo di pace, rappresenti per la nostra terra, la vita e la gioia e l’olio che fa risplendere il volto dell’uomo e lo rende più bello nel segno forte della fraternità. Auspicando che questo progetto portato a termine dall’Ateneo reggino presso l’Eremo di Reggio Calabria possa essere un segno per tutta la Città che venendo a pregare la Madonna della Consolazione ritorni a casa carico di questi sentimenti.
In un momento storico segnato da grandi scontri e da tensioni sociali e morali che stanno coinvolgendo emotivamente la collettività, la cerimonia ha rappresentato un segno di collaborazione positiva, ed un messaggio di dialogo, speranza e pace tra le genti, consapevoli che l’ulivo che fruttifica è segno del giusto.