Verbicaro :: Lotta biologica al cinipide del castagno con l’antagonista Torymus sinensis.
VERBICARO :: 08/05/2017 :: Con la nuova stagione vegetativa, riprende la lotta al cinipide galligeno del castagno, il Dryocosmus kuriphilus, il micro imenottero arrivato dalla Cina a devastare i nostri castagneti. La lotta sarà basata sul lancio dell’insetto antagonista del cinipide, il Torymus sinensis, una tecnica classica di lotta biologica che ha già dato e sta continuando a dare ottimi risultati anche in altre regioni d’Italia. Nel comprensorio dell’Alto tirreno cosentino essendo stata riscontrata la presenza del cinipide del castagno, da Giuseppe Raimondi dottore forestale su alcuni castagneti dei comuni di Verbicaro e Grisolia, su suggerimento dello stesso, le amministrazioni hanno segnalato al servizio fitosanitario della Regione Calabria tale problematica.
Nei giorni scorsi il dottore Raimondi dopo essersi interfacciato con la dott.ssa Vincenzina Scalzo del servizio fitosanitario regionale, ha ritirato i quattro lanci di Torymus sinensis assegnati ai sopracitati comuni. Detti lanci sono stati effettuati dal dottore Raimondi con gli assessori dei due comuni, Francesco Cascino di Verbicaro (in località Acqua dei bagni/Anzo Nicola) e Carmine Perrotta di Grisolia nel comune di Grisolia in località Monte e Grambellino Il problema principale è causato dall’imenottero vespide Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu segnalato per la prima volta in Italia (anno 2002) ed in Calabria (anno 2009). Il cinìpide (o vespa cinese) del castagno (Dryocosmus Kuriphilus Yasumatsu), originario della Cina, introdotto in Giappone e in Corea, è un temibile parassita che determina la comparsa di vistose galle (o ingrossamenti) sui germogli e sulle foglie del castagno, causando uno sviluppo stentato della vegetazione e un calo della produzione di castagne. Il “cinìpide”, dannosissimo insetto per il castagno, è originario della Cina (da cui il termine “cinìpide”), ma ha invaso molti Paesi in tutto il mondo. Le femmine adulte del “cinìpide” sono lunghe appena 2 millimetri o poco più e di colore nero, con zampe giallo-brunastre. Dato che questo insetto killer provoca la formazione di vistose galle (o ingrossamenti) sui germogli e sulle foglie del castagno, è detto cinìpide“galligeno” del castagno.
A beneficio di coloro che non lo sapessero, le galle (o ingrossamenti) delle piante sono in generale delle escrescenze anomale provocate da insetti o da altri organismi come batteri, funghi e acari, e sono in buona sostanza delle formazioni “tumorali” che colpiscono le piante. Le galle (o ingrossamenti) causate dal “cinipide” compromettono la crescita dei ramoscelli interessati, impediscono la fioritura normale, indeboliscono gli alberi infestati. Le femmine del “cinìpide” emergono dalle galle (sfarfallamento) da fine maggio a luglio e sono in grado di deporre nelle gemme ancora tenere del castagno fino a 100-150 uova (10 – 20 per ogni deposizione). Le uova sono già feconde e senza l’ausilio di individui maschili (che, come già precisato, non esistono), attuando in tal modo un tipo particolare di riproduzione denominato “partenogenesi” tipo di riproduzione sessuale caratterizzato dal fatto che la cellula-uovo si sviluppa senza essere stata fecondata. Un forte attacco di quest’insetto, oltre a provocare una riduzione dello sviluppo vegetativo e un consistente calo della produzione di castagne, determina anche un notevole deperimento degli alberi colpiti.